Cenni Storici

Il centro è di origine molto antica, e si hanno testimonianze di presenze umane fin dall’età del ferro e poi di una penetrazione della cultura greca. Diventato un importante centro commerciale, venne poi conquistato dai Romani, che in località Castrovetere, a sud dell’attuale Chiaromonte, avevano un fortino. Nell’area abbondano i toponimi romani (Castrovetere, Cotura, Maldinaso, Savino, Cozzocanino), che indicano una presenza di fattorie romane.

La Cappella di sant’Onofrio, attualmente in territorio di Fardella, è probabilmente derivata da un santuario pagano posto ai piedi del forte romano di Castrovetere e lungo la via di comunicazione fra la valle del Sinni e quella dell’Agri.

Il centro abitato di Chiaromonte si è verosimilmente sviluppato dopo che l’antico abitato romano di Castrovetere, successivamente alla caduta dell’impero, venne abbandonato (fenomeno simile è osservabile in altre località della Basilicata: per esempio l’antico forte romano di Castrum Gloriosum diede origine all’abitato di Pignola). Durante il Medioevo vi fu eretta una fortezza da parte di Normanni e Longobardi, dopo che nel IX secolo un terremoto l’aveva rasa al suolo. Subentrarono in seguito le famiglie feudatarie Chiaromonte e Sanseverino, che costruirono il castello (oggi ex-monastero) e le mura, con torri cilindriche e quadrate. L’origine del toponimo è ancora discussa. Probabilmente deriva dal latino clarus mons, in riferimento alla posizione dominante, o forse in relazione all’aspetto del luogo, disboscato e quindi libero (clarus).

  • Chiesa madre di San Giovanni Battista

  • Collegiata insigne di San Tommaso apostolo

  • Abbazia di Santa Maria del Sagittario

  • Certosa di San Nicola

  • Convento di San Pasquale

  • Palazzo Vescovile

  • Palazzo baronale Di Giura